venerdì, aprile 18, 2008

Tristeza Marina

Chi di noi non è portato a fare sovente delle scelte.. nel tango.. nel lavoro.. nella vita di tutti i giorni.. in amore; spesso agiamo d'istinto primordiale, altre volte ci facciamo trascinare dalle vibrazioni della nostra anima, oppure lasciamo che il vento della passione ci guidi attraverso quel percorso ignoto.. che ricco di speranze e buoni propositi ci richiama in una direzione ignota che potrebbe celare gioie o dolori .

L'immensità del mare rispetto all'amore, entrambi rappresentano qualcosa di grande, lui scelse il mare ma ricevette un addio dall'amata, ma l'ossessione della scelta rimane un segno indelebile, come il ricordo dell'ultimo sguardo, e fu cosi che il destino diventa prigioniero di quel mare fraterno che gli ha fatto perdere l'amore e la speranza, ma che non ne cancellerà mai il ricordo.

A tutti voi voglio dedicare questo tango intitolato "Tristeza marina" di Horacio Sanguinetti nella versione di Carlos Di Sarli e voce Roberto Rufino
Get this widget | Track details |

"Tristeza marina" 1945 / Testo:Horacio Sanguinetti - Musica:José Dames / Roberto Flores

"Tú quieres más el mar,

me dijo con dolor
y el cristal de su voz se quebró.
Recuerdo su mirar
con luz de anochecer
y esta frase como una obsesión:
"Tienes que elegir entre tu mar y mi amor".
Yo le dije: "No"
y ella dijo: "Adiós".
Su nombre era Margó,
llevaba boina azul y
en su pecho colgaba una cruz.

Mar...
Mar, hermano mío...
Mar...
En tu inmensidad
hundo con mi barco carbonero
mi destino prisionero
y mi triste soledad.
Mar...
Yo no tengo a nadie.
Mar...
Ya ni tengo amor.
Sé que cuando al puerto llegue un día
esperando no estará Margó.

Mi pena es tempestad
que azota el corazón
con el viento feroz del dolor.
Jamás la olvidaré
y siempre escucharé
sus palabras como una obsesión:
"Tienes que elegir entre tu mar y mi amor".
Triste, dije: "No"
y escuché su adiós...
Su nombre era Margó,
llevaba boina azul
y en su pecho colgaba una cruz.


;) Giannicola

8 commenti:

  1. Questo brano mi rievoca qualcosa di molto, molto Intenso... la ragazza di quella foto così come la nostra Margò, forse SCEGLIE di dire Adiòs, ma non credo lo rimpiangerà, piuttosto avrà il rimorso di aver detto : "Tienes que elegir entre tu mar y mi amor".
    (Ma nn gliel’ha spiegato mai nessuno ke , non si mette MAI.. e dico MAI , un uomo di fronte ad una scelta del genere!?)
    Certo è ke … se nn avesse detto : “No Amore No, io non ci sto… non posso più dividermi tra te e il mare!”, noi oggi ce lo sognavamo un tango meraviglioso come Tristeza Marina.

    L’Immensità del Mare e l’Infinito Viaggio del Vento saranno sempre protagonisti di grandi Emozioni…e le grandi Emozioni sono figlie di quell’istinto primordiale, caro Giannik…
    Pertanto , siano Gioie o Dolori … va bene comunque… purchè Ti Facciano sentire Viva !!

    RispondiElimina
  2. Bravo! Ti stai acculturando ;) Non hai idea (o molto probabilmente ce l'hai) di quanto bene possa fare al "tuo" tango... l'interesse sotto l'aspetto poetico e musicale apre la mente e invita a una visione completa del tango. E' la visione che manca a noi europei che non riusciamo ad "entrarci dentro" veramente nonostante le origini della cultura tanguera siano parecchio europee. Notate bene: Buenos Aires dista 200 km dal mare; è bagnata però da un enorme fiume. Il fiume rievoca il mare a coloro che scrissero i testi di molti tangos (un altro esempio potrebbe essere Verdemar)... guarda caso erano figli di immigrati italiani, prevalentemente meridionali e, la cultura del mare, sotto l'aspetto evocativo, tipico per esempio della musica partenopea o genovese fu esportata al punto di divenire parte integrante di molti tangos. La coppia Di Sarli-Rufino è di certo una delle migliori degli anni '40. Il loro lirismo raggiunge gli apici. Invito all'ascolto anche di "Decime que paso" oppure "Griseta"... sono scrigni apprezzati e ricordati anche dai non appassionati del genere.

    RispondiElimina
  3. Non è un tango, ma a proposito di mare...ecco "Alfonsina y el mar" di Mercedes Sosa...

    Por la blanda arena
    Que lame el mar
    Su pequeña huella
    No vuelve más
    Un sendero solo
    De pena y silencio llegó
    Hasta el agua profonda
    Un sendero solo
    De penas mudas llegó
    Hasta la espuma.
    Sabe Dios qué angustia
    Te acompañó
    Qué dolores viejos
    Calló tu voz
    Para recostarte
    Arrullada en el canto
    De las caracolas marinas
    La canción que canta
    En el fondo oscuro del mar
    La caracola.
    Te vas Alfonsina
    Con tu soledad
    ¿Qué poemas nuevos
    Fueste a buscar?
    Una voz antigüa
    De viento y de sal
    Te requiebra el alma
    Y la está llevando
    Y te vas hacia allá
    Como en sueños
    Dormida, Alfonsina
    Vestida de mar.
    Cinco sirenitas
    Te llevarán
    Por caminos de algas
    Y de coral
    Y fosforecentes
    Caballos marinos harán
    Una ronda a tu lado
    Y los habitantes
    Del agua van a jugar
    Pronto a tu lado.
    Bájame la lámpara
    Un poco más
    Déjame que duerma
    Nodriza, en paz
    Y si llama él
    No le digas nunca que estoy
    Di que me he ido.
    Te vas Alfonsina
    Con tu soledad
    ¿Qué poemas nuevos
    Fueste a buscar?
    Una voz antigüa
    De viento y de sal
    Te requiebra el alma
    Y la está llevando
    Y te vas hacia allá
    Como en sueños
    Dormida, Alfonsina
    Vestida de mar.

    RispondiElimina
  4. Parlando di Alfonsina Storni potete leggere qui link.

    e qui trovate il video, il testo e la traduzione -> link;)

    RispondiElimina
  5. Il mare rievoca e risveglia grandi "emozioni" ed ha sempre ispirato l'uomo, dall'artista.. al semplice pescatore. Noi isolani abbiamo la fortuna di trovarlo sotto casa... grazie Sergio per aver evidenziato il post su "Alfonsina y el mar", mi hai preceduto ;)

    RispondiElimina
  6. Eggia'!! Voi avete la fortuna di averlo sotto casa..noi abbiamo solo l'Idroscalo!!!
    Una ...sirena in città..
    Dori

    RispondiElimina
  7. Il mare rievoca, il mare risveglia, il mare porta via e restituisce, il mare lava via, il mare copre e inabissa, il mare scopre, il mare respira e soffia i suoi aliti su di noi, che contempliamo immobili il suo divenire. Il mare ispira riflessioni, sussurra rivelazioni, conforta cuori e smarrisce menti.
    Il mare innamora, accoglie, accompagna, accarezza, avvolge, travolge.
    Il mare è un'onda indecisa sul destino, un'anima in continua evoluzione, come quella dell'uomo che si abbandona ai suoi flutti.
    E sul fondo, nel silenzio, i pensieri acquistano spessore; in quella morte apparente senza distrazioni di vita, nell'immobilità che è incubatrice del divenire, si fa strada una rivelazione, un'idea che non avevamo mai pensato e quell'idea, come un braccio che ci afferra e ci strascina in alto, ci tira su dal fondo e ci riporta alla luce... (http://scarlettword.blogspot.com/2008/03/onda.html)

    RispondiElimina
  8. Stupenda....meravigliosa...
    complimenti jean...
    bacioni

    RispondiElimina

Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

Ultime inserzioni